martedì 29 gennaio 2008

IO SONO IL POETA DEI TOMBINI


Il nostro illuminato Pro-Sindaco ha emesso il suo verdetto:

"Sono solo dei comunisti che fanno le loro esibizioni mordi e fuggi senza portare nulla alla città.
Ormai viviamo in un mondo dove la cultura, le televisioni, i giornali sono tutti di estrema sinistra. Vengono in piazza con le loro idee e con i loro testi ma non si curano di quello che realmente conta. Io sono il poeta dei tombini, delle strade e delle piazza, ma loro un tombino non sanno nemmeno cosa sia.
In mille in piazza? Solo gente chiamata da ordini di scuderia. Sono obbligati ed essere presenti, gliel'hanno ordinato i capi di partito.
A Treviso c'è un'integrazione perfetta. Siamo la città con il piu' alto numero di immigrati che vivono e lavorano senza problemi. Il razzismo qui non esiste".

Confermiamo le sue affermazioni:

1) la tribuna è un covo di marxisti che presto sarà debellato; gli altri quotidiani italiani sono di quel pelatino che si tinge che farà l'inciucio con Walter... Tutti comunisti come noi: da Feltri e Ferrara passando per Fede. La fede nel comunismo.

2) tombino? E' il figlio di Tomba lo sciatore??

3) abbiamo visto noi i capi (Mestriner, Biagi, il turpe Berto) convocare migliaia di persone con minacce anche fisiche... Bastardi. Anche noi siamo andati lì solo per forza, non per nostra volontà.

4) Il razzismo non esiste e basta. E' come la mafia in Sicilia, cazzo. E chiudete quei merdosi di phone center per piacere.

A noi, vigile Condottiero, che ci illumini con i tuoi pensieri... A NOI...

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